Parlare con loro: l’aggravarsi della malattia

Ogni anno migliaia di persone ricevono una diagnosi di cancro incurabile. Spiegare a un figlio che si è malati terminali è una delle cose più difficili che un genitore debba fare.

È comprensibile che ci si preoccupi di trovare il modo migliore e il momento giusto per comunicarlo. Sappiamo che i bambini percepiscono quando qualcosa non va o quando qualcosa gli viene nascosto, il che può farli sentire impauriti e isolati. La loro sicurezza è basata sulla fiducia che ripongono negli adulti che si occupano di loro. Evitare l’argomento potrebbe generare in loro preoccupazione e timore di fare domande, potrebbero pensare di poter aver fatto qualcosa di sbagliato o di essere in qualche modo colpevoli di quanto sta accadendo. Potrebbero aver bisogno di essere rassicurati.

Si potrebbe iniziare la conversazione con il bambino dicendogli gentilmente che la mamma o il papà non sta bene. Si dovrebbe poi spiegare la situazione in modo adeguato, secondo l’età e il grado di comprensione. Ad esempio: “La malattia di mamma/papà non sta migliorando anche se i medici hanno fatto tutto il possibile e questo significa che potrebbe non vivere a lungo” (usate un linguaggio veritiero, in modo da non creargli confusione).

Questa conversazione permetterà al bambino di condividere i propri sentimenti: accoglieteli e riconosceteli, rispondendo sinceramente alle domande che potrebbe porvi. Potrebbe apparire spaventato, turbato, arrabbiarsi o non mostrare alcuna emozione: sono reazioni naturali quando si apprende una notizia dolorosa. È utile che anche voi vi mostriate tristi quando siete addolorati, perché i bambini imparano a riconoscere le emozioni osservando il comportamento degli adulti.

In seguito a questa conversazione e al peggiorare delle condizioni di salute, i vostri figli potrebbero voler parlare di più, interagire, mostrare più curiosità sul decorso della malattia. È molto importante che dopo le conversazioni tristi, lasciate che i bambini si prendano tutto il tempo di fare quello che più gli aggrada e magari giocare e svagarsi.

Cose fondamentali da ricordare:

  • Pianificare ciò che si vuole dire
  • Essere onesti con loro
  • Usare un linguaggio semplice e ripetere i concetti, se necessario
  • Coinvolgere i familiari per aiutarli ad affrontare la situazione

Il team di Libellule nel cuore è disponibile a programmare un incontro online gratuito con chi volesse ricevere un supporto dedicato, per pensare insieme come comunicare ai propri bambini la diagnosi, soprattutto quando ci si sente avvolti dalla confusione dovuta alla traumaticità di ciò che si sta attraversando.