Parlare con loro: comunicare la malattia

Venire a sapere che un genitore, un fratello o altro membro della famiglia è stato colpito da una malattia grave è spaventoso. Comunicare la notizia a bambini e ragazzi è un compito difficile ma, con il giusto supporto, sappiamo che possono imparare ad affrontare il dolore e a gestire preoccupazioni e tristezza.

Non esistono formule prestabilite né risposte giuste, ma possiamo fornirvi qui di seguito alcune indicazioni utili a sostenere i bambini nel caso dovessero affrontare una circostanza analoga. Libellule nel cuore può offrire un aiuto alle famiglie con bambini e adolescenti che stanno affrontando la malattia di un loro caro.

Negli adulti prevale l’istinto di proteggere i bambini da tutto ciò che possa causare loro sofferenza. In realtà, i bambini e i ragazzi spesso sanno o intuiscono più di quanto gli adulti pensino, sono capaci di affrontare la verità, cosa che viene spesso sottovalutata, ed è importante considerare che dare informazioni parziali o imprecise può scatenare in loro preoccupazioni e ansie.

Chiaramente, non possiamo impedire loro di provare tristezza, ma se condividiamo i nostri sentimenti e forniamo le giuste informazioni, sempre nel rispetto del loro livello di comprensione, possiamo davvero essergli d’aiuto.

Noi suggeriamo sempre di parlare con sincerità della malattia del vostro caro con i bambini e i ragazzi. Cercate di infondere loro la speranza che la persona possa guarire e rassicurateli che si sta facendo di tutto per aiutarla a stare meglio.

Cosa, come e quando avere una conversazione con i bambini dipenderà da molte cose, tra cui:

  • L’età e il livello di comprensione dei bambini e dei ragazzi
  • La gravità della condizione della persona
  • La precedente esperienza dei bambini con la malattia e la perdita

Ci sono tre cose importanti da dire ai bambini:

  • Che qualcuno a loro vicino è malato
  • Come si chiama la malattia
  • La natura della malattia e come può progredire

Per iniziare si può chiedere loro cosa pensano che stia già succedendo, questo vi aiuterà a correggere subito eventuali malintesi.

Affrontate la comunicazione sulla malattia come se fosse un puzzle, con l’idea che durante le successive conversazioni potrete aggiungere pezzi ulteriori di informazioni e spiegazioni. È chiaro che secondo l’età e il livello di comprensione i pezzi possono essere aggiunti in tempi diversi: pochi minuti, giorni, settimane o mesi. Ad esempio, dire ai bambini più piccoli che la loro persona amata è malata può essere tutto ciò che sono in grado di poter assorbire, mentre si potrà parlarne più approfonditamente a quelli più grandi.

Il modo in cui spiegherete la malattia dovrà dipendere dall’età del bambino e dal suo livello di comprensione.

Scegliete un momento e un luogo tranquillo e usate parole semplici e sincere. Siate pronti a ripetere più volte le informazioni, in modo tale che i bambini le assimilino gradualmente e fate loro delle domande per assicurarvi che abbiano capito.

Preparate il discorso, non improvvisate, cercate di informarvi sulla malattia specifica parlandone con il medico di famiglia o documentandovi da fonti attendibili, così da poter rispondere in modo accurato e comprensibile alle loro domande.

Un esempio attuale potrebbe essere:

“Ho qualcosa di importante da dirvi. [Nome] si è ammalato di Coronavirus. Si sente poco bene, ha una brutta tosse e la febbre molto alta”.

“È stato/a ricoverato/a in ospedale perché ha bisogno di assistenza medica e non sarà possibile visitarlo/a per circa una settimana. Ti piacerebbe fare un disegno o mandargli un messaggio perché sappia che lo/la stai pensando?”.

“Ti assicuro che i dottori e gli infermieri si stanno impegnando per fare stare meglio [Nome] e tutti noi speriamo di riabbracciarlo/a presto”.

I bambini possono reagire in modi diversi a questo tipo di notizie, alcuni dimostrano tristezza, angoscia o rabbia, altri sembrano non recepire l’informazione (cosa c’è per merenda? – posso andare a giocare?) ma ciò non significa che siano indifferenti. È normale, soprattutto per i bambini più piccoli, che impieghino più tempo ad elaborare la notizia, a capire e ad esprimere le loro emozioni.

È bene parlare della persona cara e della sua malattia di tanto in tanto per stimolare i bambini a fare delle domande o ad esprimere dei dubbi.

Ricordi che ti ho detto che [Nome] è malato/a? Beh, mi piacerebbe parlarne un po’ di più con te”. “Mi chiedevo se hai qualche domanda a cui posso provare a rispondere”.

Ricordate che i “super genitori” non esistono e che state facendo del vostro meglio in circostanze eccezionalmente difficili. Se vi sentite sopraffatti non potrete essere d’aiuto a nessuno, quindi assicuratevi di ricevere il sostegno di amici e familiari per poter essere in grado di supportare al meglio i vostri figli.

Se desiderate approfondire questo tema e parlarne con un esperto del nostro team, potete inviare una e-mail a info@libellulenelcuore.com, contattarci al numero 348 8147479 o su WhatsApp.